Zen Habits in italiano

La versione italiana del blog di crescita personale di Leo Babauta

Come trovare l’equilibrio tra lavoro e riposo

Nel cervello di molti di noi c’è la radicata convinzione che dovremmo essere focalizzati su qualcosa tutto il tempo. C’è l’idea che dovremmo lavorare sodo e determinati per la maggior parte del tempo, e che per il resto dovremmo comunque concentrarci a leggere, imparare qualcosa, socializzare, fare esercizio, meditare, mangiare sano.

E quando non lavoriamo a uno di questi obiettivi, ci sentiamo in colpa perché pensiamo di venir meno a qualche dovere.

Un’altra parte del nostro cervello è invece convinta che dobbiamo riposare di più e dice cose come “Ho lavorato un sacco, mi merito una pausa”. Questa parte della nostra mente tenderà a farci scansare il lavoro su progetti importanti quando non ce la sentiamo.

Entrambe queste convinzioni sono in parte giuste — concentrarsi su attività importanti è un’ottima cosa e il riposo lo è altrettanto. Purtroppo le due parti del cervello tendono a sabotarsi vicendevolmente: quando vorremmo focalizzarci, ci si mette tra i piedi la parte che dice “Ti meriti una pausa” e, quando vorremmo riposare, la parte che dice “Ci sarebbe dell’altro lavoro da fare” ci fa sentire in colpa.

Esaminiamo quindi la questione di come bilanciare queste due tendenze.

Individua la tua tendenza principale

Benché generalmente in tutti noi coesistano queste due convinzioni, che competono e si sabotano a vicenda, nella maggior parte delle persone una delle due tende a prevalere.

Qual è la tua tendenza abituale fra quelle che seguono?

  • Dovrei concentrarmi su qualcosa di importante (lavoro o altro) in ogni momento
  • Mi merito una pausa / dovrei riposarmi ora

Ti ritrovi a lavorare senza sosta e a sacrificare il riposo (sentendoti in colpa se non lo fai) o tendi più spesso a scantonare?

Il mio consiglio è di esercitarti a contrastare la tua tendenza abituale.

Se non riposi abbastanza e ti costringi a lavorare fino al punto di rischiare il burnout, contrasta questa tendenza e mettiti nella condizione di riposare di più. Stabilisci degli orari da dedicare al riposo e autorizzati a non fare veramente nulla. Concediti qualche piacere colpevole e assaporalo mettendo al bando i sensi di colpa. Combatti la tendenza a lavorare o a pensare al lavoro nei momenti stabiliti per il riposo.

Se invece sei più incline a scantonare e la procrastinazione rappresenta per te un grosso problema (che non è non temporaneo, ma dura da anni), esercitati a contrastare questa tendenza creando un nuovo schema di pensiero che ti aiuti a focalizzarti quando sei stanco. Per esempio: “Posso benissimo essere un po’ stanco ma continuare a lavorare su qualcosa a cui tengo veramente”. Poco alla volta, aumenta la tua capacità di sopportare questo disagio. Ovviamente mantieni dei momenti di riposo, per evitare il burnout.

La cosa ancora più importante è individuare sul nascere la vecchia tendenza prevalente quando si riaffaccia — quando dici a te stesso che “dovresti” lavorare o che “ti meriti una pausa”. Osserva soltanto, prendi consapevolezza.

Esplicita il tuo impegno

Se vuoi concentrarti di più, chiediti in che modo vuoi impegnarti nello specifico. Per esempio, se c’è un progetto su cui vuoi lavorare, che cosa ti impegni a fare concretamente al riguardo? Ti impegni a finirlo entro la settimana? A lavorarci per 3 ore al giorno?

Se vuoi impegnarti a fare esercizio… ogni quanto e per quanto tempo? Se vuoi impegnarti a meditare, puoi definire concretamente come intendi farlo?

Avendo esplicitato il tuo impegno, ti puoi domandare se lo hai onorato, per decidere se continuare a lavorare o riposarti.

Se invece pensi che dovresti riposare di più, esplicita il modo in cui vuoi impegnarti a farlo. Ti impegni a prenderti i weekend totalmente liberi? O a non lavorare dopo le 18:00? Ti impegni a prenderti due settimane di ferie staccando completamente? Questi sono solo esempi, decidi tu cosa ti impegni a fare e poi, quando arriva il momento di staccare, concediti di riposare senza alcun senso di colpa.

Sviluppa la fiducia in te stesso

Una grossa fetta del problema è la mancanza di fiducia in noi stessi; quando ci prendiamo del tempo per riposare, la paura ci dice che dovremmo concentrarci su altro, e da qui derivano i sensi di colpa.

Quando invece siamo intenzionati a lavorare su qualcosa di importante, siamo colti dalla paura di non riuscirci, così cerchiamo di evitare questa sensazione di disagio prendendoci una pausa.

Sono fenomeni naturali, ma se invece riuscissimo a fidarci completamente di noi stessi? Allora potremmo lavorare concentrati quando lo vogliamo e riposare quando ci diamo il permesso di farlo.

Sia chiaro, trovare questo equilibrio non è una scienza esatta, è un processo. E questo processo comprende anche imparare a fidarci del fatto che sappiamo renderci conto di eventuali squilibri e apportare le correzioni necessarie.

Allena la fiducia in te stesso. Domandati cosa faresti se avessi totale fiducia in te stesso. E poi fallo! Fallo, partendo dal presupposto che sei pienamente degno di fiducia. E così facendo vedrai la fiducia crescere.

Autore: Leo Babauta

Traduzione: Zen Habits in italiano

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